26 Giu 2022
Occorre avere e dimostrare sempre massimo rispetto per le Risorse in lavoro.
. . . disapprovare un metodo di lavoro in atto è sempre lecito, spesso doveroso; la critica però deve essere fatta al metodo e non alla Risorsa interessata del momento.
Accusare la Risorsa in lavoro di sbagliare metodo può essere forse comodo ma errato perché non è la Risorsa che sbaglia, ma è piuttosto il metodo che la risorsa adotta che può essere sbagliato.
Se la Risorsa è inserita in Reparti o Isole dove il metodo è stato studiato, condiviso dai responsabili e imposto, la stessa Risorsa non può essere accusata di sbagliare metodo.
Se altresì, la Risorsa abbastanza indipendente, per vari motivi, si inventa un metodo per un lavoro nuovo, per il quale non vi sono metodi già studiati e imposti, la stessa Risorsa, diviene in quel momento la massima esperta per quel lavoro, in quella realtà; il suo metodo frutto di intuizioni, studi o prove deve essere ritenuto il modo migliore di procedere fino a prova contraria.
Per accusare una Risorsa che sta sbagliando, bisogna che vi sia a disposizione della stessa una descrizione di metodo diverso e da adottare e che viene ignorato.
Nei due casi più sopra descritti, la Risorsa non poteva sbagliare, perché nel primo, il metodo gli veniva imposto, quindi incolpevole; nel secondo non esiste un metodo migliore o diverso di quello in atto, da adottare.
Nel momento in cui, quindi, colui che disapprova il metodo desidera intervenire, non dovrà mai entrare negli equilibri esistenti incolpando la Risorsa interessata del momento, ma potrà coinvolgere i Responsabili o anche solo la Risorsa interessata e dimostrare che esiste una via migliore e che se concordata, potrà essere adottata.
La Risorsa deve essere accompagnata a capire ciò che non va nel metodo e devono essere spiegate le motivazioni che consigliano di cambiare . . .
Giorgio Andreani